di Giuseppe Longo
SAGRADO – Tacciano le armi, parlino la musica e la cultura, trionfi la pace! Proprio nel giorno in cui è divampata la guerra in Ucraina, da Castelvecchio, sul Carso sopra Sagrado, teatro oltre un secolo fa di cruente battaglie, si è levato fortissimo un appello al dialogo fra i popoli, alla concordia, insomma alla convivenza pacifica in un mondo che ritrovi la via del progresso e del rilancio economico, dopo due anni devastati dall’emergenza pandemica. Un appello convinto, emerso dal concerto inaugurale del “Festival Schippers 2021-2022 – Omaggio a Dante Alighieri” in un luogo che oggi, al posto delle pietraie insanguinate della prima guerra mondiale, mostra un angolo di rara bellezza, tra vigneti e uliveti che regalano grande qualità, mentre lo sguardo spazia sconfinato su larga parte del Friuli. Un luogo che ha sofferto molto come è ben descritto anche in “San Martino del Carso” (Il porto sepolto) da Giuseppe Ungaretti che in queste trincee fu giovane combattente. E proprio vicino a Castelvecchio c’è anche il famoso “Parco” dedicato al grande poeta.
Di fronte a un folto pubblico, il concerto diretto dal maestro Carlo Grandi ha avuto quale cornice accogliente e suggestiva – che ha anche assicurato un’acustica perfetta – la restaurata Barchessa della storica Tenuta vitivinicola fondata nel 1750, famosissima per il suo Terrano perla inimitabile del Carso goriziano e triestino. E ha regalato non poche emozioni con una serie di brani di grandi autori che hanno attinto all’opera del Sommo Poeta – la “Divina Commedia” – facendo vibrare gli animi tra l’ansia dei cupi meandri dell’Inferno, la speranza di ascendere al Cielo da parte delle anime del Purgatorio e la gloria del Paradiso, dove a trionfare è l’Amore. Si sono applaudite così splendide partiture di Sibelius, Monteverdi, Schumann, Williams e Gluck, oltre che di Verdi, Schönberg, Mascagni e Bartòk, illustrate di volta in volta dallo stesso direttore e che hanno visto anche brillanti e delicati interventi solistici di Laura Grandi. Mentre gli altri componenti dell’Orchestra “Thomas Schippers” erano Snezana Acimovic, Marco Favento, Lucia Premerl, Giulia Pontarolo, Lorenzo Mian, Simonetta Fumiato e Daniel Longo (violini); Emma Krizsik e Giovanni Boscarato (viole); Massimo Favento e Katja Pangher (violoncelli); Laura Soranzio (contrabbasso); Laura Pandolfo (arpa). Alla fine diversi i bis sollecitati dai prolungati applausi, conclusi da un graditissimo brano che ha ricordato il gradiscano Michele Eulambio che fu anche allievo del citato Arnold Schönberg.
Sceso dunque il sipario sul concerto inaugurale, perfettamente riuscito nonostante la serata poco promettente a causa della pioggia e delle dispettose folate di vento, il “Festival Schippers” oggi, alle 20.30, farà tappa a Gemona, nella magnifica cornice del Duomo di Santa Maria Assunta, rinato dalle macerie del terremoto di 46 anni fa e nel quale è conservata una campana, detta del Paradiso, fusa nel 1423 a ridosso del primo centenario della morte di Dante Alighieri – mentre adesso se ne ricordano sette – e che rappresenta l’opera più antica di tutto il Patriarcato di Aquileia realizzata a ricordo del Sommo Poeta e della sua Commedia. Quindi domani, alle 18, l’appuntamento sarà a Villa Romano a Case di Manzano, concludendo così la prima tranche del ricco calendario della manifestazione musicale-culturale (ben nove serate!), che poi riprenderà il 4 marzo a Capriva, nell’Isontino. Tutti i concerti sono a ingresso libero, con l’osservanza delle norme anti-contagio (Green pass e mascherina Ffp2).
Il concerto odierno, proposto dall’Associazione Thomas Schippers e sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ha visto in particolare la collaborazione della Parrocchia del Duomo di Gemona e della locale Associazione lirica Il Loggione, oltre che del Marchio Io sono Friuli Venezia Giulia di Turismo Fvg e della Società Dante Alighieri di Gorizia.
—^—
In copertina, Laura Grandi applauditissima interprete solista ieri sera a Castelvecchio; all’interno, altre immagini del concerto e del folto pubblico nella storica Barchessa.
